LE BUGIE CHE CANTIAMO ALLE ONDE – Sarah Underwood

✨Questo non è un retelling, ma…✨

TRAMA:

Nel regno di Itaca ogni estate si compie un sacrificio barbaro: dodici fanciulle vengono impiccate sulla spiaggia per placare la furia del dio Poseidone. Leto è una di loro: ostinata e tenace, ha tentato fino all’ultimo di sottrarsi a quel patibolo ingiusto, ma non ce l’ha fatta. Eppure la morte non sembra troppo interessata a portarla via con sé. Infatti, la ragazza si risveglia su un’isola misteriosa, dove è accolta da Melanto, una creatura dalla bellezza soprannaturale. È quest’ultima a spiegarle che i sacrifici di Itaca hanno origine in tempi lontani, da quando le dodici ancelle di Penelope vennero accusate di tradimento e uccise per ordine di Odisseo, e infine gettate nel mare. Un atto feroce e ingiusto che fece imbestialire Poseidone al punto che di lì in poi, come riparazione per quelle morti innocenti, pretese, ogni anno, il sacrificio di dodici fanciulle dell’isola. Una maledizione che perseguita le giovani donne di Itaca ormai da secoli. Ma esiste una possibilità per spezzarla una volta per tutte, questa maledizione: occorre uccidere l’erede al trono, il principe Mathias. Per riuscirci, Leto e Melanto dovranno entrare a far parte della corte e guadagnarsi la fiducia del ragazzo. Ma le cose non vanno come previsto. Divisa dal crescente amore che prova sia per Melanto sia per Mathias, Leto dovrà scegliere la strada da seguire: spezzare la maledizione, rinunciando a Mathias ma salvando migliaia di vite, o lasciare che le maree del destino li sommergano tutti.

OPINIONE:

Quando ho iniziato a leggere questo libro, ero più che convinta che si trattasse di un retelling di mitologia greca. Ebbene, la storia si basa sul mito delle dodici ancelle di Penelope, ma non racconta un mito classico. Bensì, racconta la storia di Leto, Melanto e Matthias, e di una maledizione da spezzare.

“Le bugie che cantiamo alle onde”, perciò, è un fantasy ambientato nella Grecia antica e che trova il proprio motore in piccoli dettagli provenienti dalla mitologia.

Ho apprezzato moltissimo i rapporti che si vengono a creare tra i personaggi. L’attrazione di Leto per Mathias, e la complicità con Melanto.

E ho apprezzato la varietà di temi affrontati, come la lealtà, l’amicizia, il perdono, la morte e il tradimento.

Nonostante ci siano diversi aspetti che mi hanno convinta, non sono rimasta soddisfatta dalla lettura come invece mi aspettavo. Ho trovato che molti dialoghi non dicessero un granché, che la prosa fosse abbastanza piatta e che la semplicità della storia non sia stata valorizzata dall’originalità della scrittura.

Mi sento come se avessi tenuto in mano molto potenziale che però l’autrice non è riuscita a far decollare.

Al di là di ciò, sono contenta che si riprenda sul finale e che non offra la conclusione più scontata.

Non posso dire che sia un brutto libro, perché mentirei. È uno Young Adult perfetto per approcciarsi al genere e per staccare dalle letture più “pesanti”. Ma ho percepito come un velo tra me e i personaggi, impedendomi di empatizzare come avrei voluto.

In definitiva: bene ma non benissimo.

Ringrazio di cuore Mondadori per la copia omaggio, e le mie compagne di Review Party!

❓Leggere fantasy con leggeri riferimenti alla mitologia greca?

Pubblicato da Giulia Modugno

Giulia 🌻 Photo 📸 Bookblog 📖 Recensione libri 📚 Scribacchina per passione 🖋 Indomabile compratrice di libri 📒 Studentessa di Lettere Moderne 🎓

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