✨ZIA BARDUGO HA DAVVERO FLOPPATO?✨
Ho passato giorni a cercare tutti gli aspetti positivi, e ce ne sono (ve lo assicuro), ma quelli negativi… beh.
Vi dico che secondo me questo libro non andrebbe letto per la sua bellezza, ma per dovere di cronaca. Sì, ci sono parecchi scivoloni, scelte davvero poco (o male) giustificate, personaggi totalmente distrutti…
Però c’è Nikolai, che per me resta il grande amore di sempre. E c’è Zoya, un’eroina cazzuta giusto un po’ troppo… potente. E c’è Nina, la simpatica Nina Zenik che mi ci ha scaldato il cuore in Sei di corvi.
Ma i MA sono belli pensanti… smetti di leggere da qui in poi se non vuoi spoiler!
Non si può scrivere una dilogia sulla falsa riga della trilogia principale. La storia è ESATTAMENTE la stessa, i problemi sono ancora quelli… l’esistenza di questi due libri rende inutile l’esistenza di Tenebre e Ossa. Alina e i suoi hanno combattuto come matti per distruggere l’Oscuro e la faglia, e sbadabam, la faglia c’è ancora così come l’Oscuro, anche se una sua versione veramente storpiata. Insomma, manco l’Oscuro per quello che era abbiamo avuto il piacere di avere.
Certi aspetti della trama si potevano approfondire di più. E il finale di Nina poteva essere affrontato con meno fretta.
Posso però dire che il finale di Zoya e Nikolai l’ho ADORATO. Non vi dico di più, ma nonostante tutto mi sono emozionata.
Perciò sì, questo non è assolutamente il libro migliore della Grishavers, ma sono comunque felice di averlo letto perché Nikolai ha uno spazio speciale nel mio cuore.
Boogie Bookie 